L’invecchiamento dell’organismo, fattori genetici, abitudini alimentari e stili di vita scorretti possono contribuire all’insorgenza di malformazioni dei vasi sanguigni, specialmente negli arti inferiori.
Che si tratti di capillari rotti, di teleangectasie (vasi sanguigni dilatati e arrossati) o di vere e proprie vene varicose, questi inestetismi sono particolarmente detestati specialmente dalle donne, che più degli uomini indossano capi di vestiario che lasciano scoperte le gambe. Le teleangectasie colpiscono invece il viso, causando sgraditi arrossamenti.
Le malformazioni dei vasi sanguigni possono essere facilmente risolte grazie a una procedura medica dedicata, la scleroterapia o terapia sclerosante, adatta a trattare anche i casi di emorroidi.
Viene iniettato un apposito liquido che va a chiudere i vasi malformati e ne provoca il collasso.
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Invia un messaggioPer quanto generalmente utilizzata per fini estetici, la terapia sclerosante è una soluzione efficace anche per i disturbi vascolari e linfatici che possono provocare:
In particolare permette di eliminare:
Prima del trattamento il medico va a considerare lo stato di salute del paziente valutandone la storia clinica e disponendo un esame obiettivo.
Nella fattispecie verranno indagate:
Si inietta nel vaso malformato una soluzione, detta soluzione sclerosante, che induce la chiusura e il collasso del vaso stesso: non vi sono rischi a livello circolatorio, in quanto il flusso di sangue non viene interrotto ma deviato verso altri vasi sanguigni. La terapia è indicata anche per risolvere problemi analoghi che possono insorgere nel sistema di circolazione linfatica.
La soluzione è inoculata tramite un ago di calibro ridotto, in modo da raggiungere ogni tipologia di vaso sanguigno. A iniezione (o iniezioni, nel caso in cui il vaso interessato sia di grandi dimensioni) effettuata l’area interessata verrà massaggiata per meglio diffondere la sostanza sclerosante.
Il paziente può riprendere subito le sue attività. È consigliato, nelle due o tre settimane successive, non esporsi per lunghi periodi ai raggi solari, di modo da evitare la comparsa di macchie scure sulla cute.
Se si sono trattate delle vene varicose degli arti inferiori è consigliato di camminare e muovere le gambe dopo la terapia per scongiurare il rischio di formazione di coaguli, così come evitare sforzi eccessivi per una-due settimane. Il medico disporrà al paziente di indossare una fasciatura compressiva – o delle calze elastiche – per favorire la corretta riuscita delle iniezioni.
I risultati definitivi compariranno dopo qualche tempo: i tempi variano a seconda del diametro del vaso interessato. Generalmente per i vasi piccoli si dovrà attendere circa tre o quattro settimane, per i vasi di grandi dimensioni tre o quattro mesi.
Una visita di controllo a circa un mese dalle iniezioni aiuterà a comprendere la risposta della terapia e a valutare se sia necessaria una ripetizione del trattamento.
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